Colore rosa, profumatissima, con un po’ di grasso, pistacchio e senza… C’è sempre una buona ragione per utilizzarla in cucina!
Buona, forse buonissima, sicuramente sfiziosa. La mortadella rientra a pieno titolo nel tagliere di salumi e formaggi e si presta alla perfezione per le sue numerose qualità: profumo, sapore, sfiziosità. Il suo essere poliedrica, le permette di ottenere un posto esclusivo in una cucina che si rispetti, infatti, la mortadella può essere utilizzata per primi piatti, secondi, antipasti e panini mordi e fuggi.
Insomma, scoprire i suoi mille utilizzi diventa un perfetto momento per salvare la cena e avere la certezza che si sta assaporando uno dei salumi più buoni. La preferenza di un prodotto DOP e IGP diventa, per un italiano qualunque, un perfetto punto di partenza per scoprire il salume. Ecco alcune idee.
La mortadella e gli antipasti
Uno degli utilizzi più classici è quello di usare la mortadella come componente degli antipasti di salumi. Tagliata a cubetti oppure affettata, si presta alla perfezione. Tuttavia, esistono altre soluzioni:
La mortadella e i primi piatti
I primi piatti accolgono a gran voce il sapore deciso della mortadella che, accostata ad altri ingredienti si presta a diventare parte integrante di un sughetto sfizioso. Ecco alcune idee:
La mortadella e i secondi piatti
La mortadella si presta a risolvere secondi piatti quando si accompagna a formaggi o carne di manzo. La carne di maiale e il pollame hanno caratteristiche troppo differenti per ricevere in accompagno questo ingrediente e ottenere il famigerato tocco in più. Tra le idee ci sono:
La mortadella e il take away
Il cibo da strada con il più classico panino farcito accoglie a gran voce la mortadella. Del resto, uno dei modi migliori per assaporare il gusto autentico è mangiare il prodotto “così com’è”. Il palato raffinato e in cerca di quel qualcosa in più, accompagna il panino con un taleggio ai pistacchi o una salsa pronta, serve scegliere, vale - quasi - tutto.
Nel banco frigo del macellaio di quartiere, così come nelle vetrine della macelleria online, oggi siamo abituati a vedere due versioni di mortadella: con e senza pistacchi, ma qual è la versione originale? Quale è nata prima? Le origini del salume risalgono ai tempi dei romani, oggi è considerato un alimento povero, mentre tanto tempo fa era destinata alle tavole dei più ricchi, i nobili, insomma per coloro che potevano permettersi di portare in tavola un salume ricercato.
Con vs senza. Cosa? I pistacchi
La mortadella si divide in due correnti di pensiero, da sempre riscuote successo o di qui o di là. I pistacchi rappresentano lo spartiacque per eccellenza. La presenza o assenza del valore aggiunto è data dalla storia del salume che inizia nel medioevo, più precisamente dal Lazio, qui nasce senza pistacchi e dopo un periodo di forte interesse inizia a vedere il proprio declino.
Anni dopo rispunta a Bologna, dove oggi è un prodotto peculiare della tradizione culinaria e rappresenta uno dei salumi tipici IGP della zona, basti pensare al nome della città. Il disciplinare che ha reso il prodotto alimentare titolato definisce la mortadella senza pistacchi, elemento da aggiungere in un secondo momento o in altre varianti - ad oggi la versione romana si è arricchita di questo ingrediente. Pertanto possiamo affermare a gran voce che la vera mortadella è al naturale, senza pistacchi che tuttavia, non stonano ma offrono un tocco alternativo. Insomma, ciò che conta è gustarsi una buona fetta!