Quanta acqua serve per produrre 1kg di carne?
Cosa è l’acqua per la filiera?
L’acqua è un composto chimico indispensabile per l’essere vivente, in termini scientifici viene definita come un composto chimico costituito da due atomi di idrogeno legati ad un atomo di ossigeno. La struttura chimica è molto semplice e alla vista appare come un composto inodore, incolore e insapore. Tuttavia, la sua presenza sulla Terra ha contribuito - in maniera sostanziale - alla formazione degli esseri viventi, in ogni loro forma e sfaccettatura.
In altre parole si può semplicemente affermare che l’acqua è essenza di vita. Ecco perché nella filiera agroalimentare diventa un elemento indispensabile e insostituibile. Per produrre un chilo di carne bovina servono 15000 lt di acqua, sembra un numero esorbitante, eppure la preferenza verso gli allevamenti tradizionali si traduce in una strizzata - sostanziosa - d’occhio verso l’attenzione all’ambiente.
Come si utilizza l’acqua nell’allevamento?
L’utilizzo dell’elemento acqua in un allevamento è fondamentale per mantenere intatto il benessere dell’animale che spazia dall’abbeveramento alla mungitura, passando dalla coltivazione dei campi e alla preparazione dei mangimi. La fase più consistente risulta essere la crescita dei foraggi e la parte agricola della produzione ed è in questa fase che entra in gioco l’impronta d’acqua.
L’interesse della filiera agroalimentare nell’utilizzare le risorse naturali con attenzione e parsimonia si traduce in prodotti sani e genuini creati nel pieno rispetto dell’ambiente, ecco perché talvolta sembra che la carne sostenibile abbia un sapore più naturale rispetto a quanto derivato dall’industria, questo è uno dei motivi!
Water footprint negli alimenti. What?
L’impronta d’acqua è l’acqua contenuta in un alimento unita alla quantità necessaria per la produzione. Le differenti lavorazioni necessitano di differenti tipologie, vale a dire che, in un ‘epoca con l’attenzione all’ambiente serve conservare e riutilizzare le materie prime, ecco perché l’impronta è tanto importante e si divide in 3 categorie.
Spreco risorse pari a zero se si sceglie la carne 100% italiana realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente e del benessere dell’animale. L’utilizzo dell’acqua è diverso a secondo della destinazione:
- acqua blu. Corsi d’acqua e falde acquifere
- acqua verde. Precipitazioni ed eventi atmosferici
- acqua grigia. Acqua legata all’inquinamento capace di ripristinare la concentrazione degli inquinanti
Acqua blu per l'agroalimentare
L’acqua blu è quella più costosa poiché per essere utilizzata necessita di sistemi di estrazione e canalizzazione dispendiosi. Per ottimizzare il consumo di acqua e di conseguenza, diminuire il costo, si possono:
- scegliere sistemi di irrigazione efficienti e funzionali
- utilizzare l’acqua di avanzo per le pulizie attivando un sistema di riciclaggio
- preferire coltivazione di colture più resistenti a periodi di siccità
- diversificare le colture così da evitare di dover irrigare ampi eccessivamente estesi nello stesso momento
Acqua verde per l'agroalimentare
L’acqua piovana è una fonte inesauribile e, se utilizzata con attenzione e conservata nella giusta misura, permette alla cucina italiana, di godere appieno del significato di genuinità. La razionalità nell’utilizzo permette di evitare lo spreco e massimizzare l’impegno:
- approfittare dei periodi piovosi e attivare due colture in successione
- ipotizzare riserve acqua come dei laghetti
- riciclare acqua per altri usi successivi al principale
- preferire varietà più resistenti alla siccità
Acqua grigia per l'agroalimentare
Gli effluenti zootecnici sono indispensabili per ottenere produzioni valide e complete sotto il profilo nutrizionale, tuttavia alcuni di questi elementi contribuiscono all’inquinamento e, se si vuole seguire una filiera che riduce al minimo il fattore inquinamento, serve agire su più fronti. Oltre a rispettare le percentuali indicate dai protocolli europei serve mettere in atto altre strategie:
- nell’allevamento animale serve ridurre l’utilizzo di mangimi e fertilizzanti preferendo somministrazioni più naturali e davvero necessari
- utilizzare le deiezioni nelle culture così da rendere più florido il raccolto, scegliendo però di agire nel sottosuolo
- utilizzare fertilizzanti di sintesi e accordarsi con le aziende agricole che non hanno animali, così da attivare una sorta di baratto e rendere i loro terreni più fertili e il proprio mangime più naturale
La carne italiana online. Un vanto vero e reale
L’Italia ha da sempre scelto di raffinare la propria produzione e privilegiare piccole realtà così da rendere un prodotto alimentare una sorta di esperienza sensoriale. Ciò che gravita attorno alla produzione spazia in diversi ambiti e per essere eccellente necessita di molteplici attenzioni che iniziano con la scelta del luogo di produzione e passano dal metodo alla tipologia di allevamento sostenibile.
Le razze bovine da carne hanno diverse peculiarità e, soprattutto nel panorama italiano, vantano differenti modalità di preparazione. Per rendere un taglio di carne eccellente serve dunque, oltre ad una ricetta indicata, scegliere la materia prima con estrema ed accurata dovizia. L’attenzione all’ambiente diventa una delle concause da tenere in considerazione e permette di portare in tavola carne genuina creata con rispetto sia dell’ambiente sia dell’animale. Mangiare bene significa prima di tutto saper scegliere!