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Green Economy

Report GreenItaly: settore agricolo italiano come esempio

Cosa è il report GreenItaly?

Il mondo della Green Economy è sempre più florido e in forte crescita, ecco perché l’Unioncamere e la Fondazione Symbola scelgono di fare, a cadenza annuale, una sorta di punto della situazione per dimostrare quale strada stiamo percorrendo e cogliere al volo eventuali possibilità e sviluppi.

L’Italia è, ancora una volta, estremamente attenta all’ambiente e sceglie di promuovere la voglia di creare un commercio consapevole strutturato attorno al completo e pieno rispetto per l’ambiente. Se da un lato sembra un concetto scontato, dall’altro basta osservare i dati per rendersi conto di quanto, la filiera produttiva italiana, voglia continuare a promuovere l’artigianalità sviluppando il processo attorno alla continua innovazione tecnologica.

Sostenibilità e produzione

In termini di sostenibilità, l’Italia è tra i paesi più attenti e virtuosi di tutta Europa, e questo primato è stato reso possibile dalla continua e costante attenzione che gli enti preposti impiegano sulla realtà territoriale. Il Made in Italy, del resto, si basa su principi figli della tradizione e raramente si rifà alle regole delle grandi industrie, insomma sembra che la tendenza sia - e resti - quella di prediligere il valore al volume. Il territorio ritrova così la possibilità di produrre prodotti tipici e regionali senza competere con la grande distribuzione che basa la propria politica sulla quantità a discapito dell'eccellenza italiana.

Un settore su tutti: agroalimentare

Il periodo storico che stiamo superando legato alla pandemia mondiale del Covid 19, si lega in maniera indissolubile alla necessità di prestare la massima attenzione a ciò che portiamo in tavola e con quali elementi chimici entriamo in contatto in maniera più o meno consapevole.

Il report GreenItaly ha scelto di valutare il settore agroalimentare evidenziando quanto l’alto livello di margine della produzione italiana. La gestione del territorio infatti, compete alla creazione di diversi elementi, da un lato il rispetto - talvolta recupero - del territorio, e dall’altro la voglia di promuovere prodotti genuini e tradizionali.

Sostenibilità e valori aggiunti

La questione biodiversità è, per l’Italia un qualcosa di molto esteso e piuttosto evidente. Sia in termini di struttura territoriale sia in termini di popolazione, l’Italia mostra diverse sfaccettature che offrono un panorama vasto e misto, insomma da tutelare. La biodiversità è inoltre, un elemento da considerare e valorizzare poiché ci aiuta a mantenere alta l’attenzione verso il territorio e prevenire i disastri idrogeologici dovuti alla deturpazione del territorio.

Spesso, succede che la tutela del territorio permette agli eventi meteorologici di accanirsi con minor vigore, insomma, la natura fa il suo corso e “protegge” - per quanto possibile - il territorio. La soluzione da usare insieme alla tutela delle biodiversità sono le energie rinnovabili come il biogas e il fotovoltaico che, avendo come obiettivo primario l’attenzione al territorio, offrono diverse modalità di produrre energia senza sfruttare materie prime e compromettere il delicato equilibrio territoriale e crescere in totale armonia razze bovine italiane.

Parliamo di numeri

Il rapporto evidenzia un dato davvero molto interessante che racchiude tutto l’impegno che la filiera del comparto agroalimentare sceglie di incanalare nella direzione dell'ecosostenibile. I dati infatti, dimostrano quanto l’Italia stia migliorando nel ridurre le emissioni in atmosfera di CO2: ha raggiunto il 7,2%, un valore davvero molto basso se confrontato con altri paesi europei.

L’Italia con la produzione di carne 100% italiana, introduce nell’atmosfera circa 30 milioni di tonnellate di CO2 contro le 76 della Francia, 66 Germania, 41 Regno Unito e 39 per la Spagna. Il traguardo, o meglio l’obiettivo intermedio, è stato raggiunto grazie ad un taglio netto dei prodotti fito sanitari con la preferenza verso produzioni più naturali e meno strutturate.

Diversificazione e vittoria

La carne italiana assume dunque, un valore aggiunto che inizia con l’interesse dell’agricoltore verso una produzione sana e genuina costituita da pochi e validi elementi:

  • rispetto dell’ambiente e delle biodiversità
  • attenzione al benessere animale
  • analisi della carne biologica italiana

Questi aspetti permettono di realizzare la migliore carne italiana in termini di sapore e portare in tavola gusti di una volta, magari rivisitati con ingredienti di contorno particolari e curiosi. Le carni italiane diventano dunque, la perfetta conseguenza di un'attenzione all’ambiente e ai metodi di allevamento che allontanano antibiotici (antibiotic free) e altre sostanze chimiche scegliendo di far prevalere la biodiversità dell’ambiente.