Le birre ad alta gradazione e come abbinarle alla carne

Birra artigianale, questione di dettagli

Le ricette carne e birra scelgono di portare al massimo il gusto e rendere il piatto ancor più saporito e completo. Sotto il livello gustativo infatti, è l’assonanza tra sapidità della carne e tostatura della birra a diventare il binomio perfetto - o imperfetto - capace di restituire un piatto di tutto rispetto.

La birra artigianale sceglie di allontanarsi - e non poco - dalle proposte commerciali e offrire al proprio pubblico un’esperienza che spazia da un sapore iniziale in pieno contrasto con il retrogusto. Molto spesso infatti, la degustazione di una birra permette di scoprire profumi particolari che diversamente non si sarebbero palesati, ecco perché l’accostamento con la carne dev’essere analizzato nel dettaglio e sottostare a poche - ma ferree - regole. L’armonia tra carne e birra nasce dalla voglia di allontanarsi dall’ormai troppo classico bicchiere di rosso, e poi, durante una grigliata è la birra a vincere a mani basse!

Birre artigianali: dettaglio aroma

Le birre agricole si differenziano per molteplici fattori, il primo da tenere in considerazione è l’aroma che permette un primo screening. La diversità inoltre, permette di abbinare al meglio la birra alla carne e comprendere quando una bevanda riesce a completare al meglio un sapore.

Se per esempio scegliamo la carne alla griglia, dove il sapore è e deve restare autentico, serve bilanciare il palato con una “bevuta beverina” ossia un qualcosa di piuttosto leggero e fresco capace in altre parole, di ripulire il papato dalla sapidità e dalla completezza del boccone di carne. La birra bianca è il perfetto esempio di come si può completare una sfiziosa e abbondante portata a base di ribs al gusto barbecue, ma non è tutto.

Le luppolate

Esistono 4 tipologie di aromi, o per meglio dire, queste sono le più comuni: birra luppolata. Offre alla bevanda un sapore piuttosto amaro capace di esaltare gli ingredienti aggiunti come fruttati e floreali. Il sapore è completo e intenso, il gusto invece dipende dalla lavorazione e dal momento in cui il luppolo viene aggiunto: se troppo presto, la birra risulta più amara. Un corpo medio, un colore che spazia dal giallo pieno all’ambrato per offrire un volume alcolico sostenuto.

Le maltate

Quando la ricetta della birra agricola è arricchita con il malto ecco che il colore diventa vivace e intenso. Infatti, durante il procedimento di creazione del prodotto, il malto unito a zucchero e orzo di caramella restituendo quel classico colore vivace. Queste tipologie di birre artigianali scelgono di avvicinarsi, in fase di creazione della ricetta, a sapori noti e tradizionali come la crosta di pane, la frutta di secca e talvolta la caramella mou. L’ingrediente aggiunto caratterizza il colore che da giallo vivace e intenso raggiunge i colori più scuri simili al tramonto come l’ambrato.

Le pils

Fresca e leggera è la classica bionda che si spilla nei peggiori - e migliori - bar di ogni dove. Frizzante e rinfrescante permette di recuperare i sali minerali persi durante la fase di preparazione della carne che, soprattutto quando si tratta di barbecue può diventare impegnativa. La gradazione alcolica è leggera e il colore è un giallo paglierino che, ancora una volta a seconda degli ingredienti aggiunti, può raggiungere altre tonalità più scure e corpose.

Le tostate

Il punto di forza dell’aroma tostato è la sensazione che la birra regala nel retrogusto: caffè e cacao sono i sapori e profumi più noti. Solitamente questa birra scura si presenta dal corpo pieno e sostanzioso, un colore ramato piuttosto intenso e permette di pregustare un sapore ricco e autentico. Il profumo raggiunge la narice già dalla spillatura e permette alla bevanda di presentarsi come assoluta protagonista senza troppi giri di parole. Anche carne genuina sceglie di proporre un sapore simile grazie alla birra ambrata che vuole imporsi come protagonista.

Birre artigianali: dettaglio tipologie

Oltre all’aroma esistono veri e propri glossari che racchiudono diverse caratteristiche della birra che, dopo aver definito l’aroma deve presentarsi sulla tavola in una maniera ben definita e chiara, solo così infatti può essere gustata al meglio e trasformare un semplice pranzo in un’esperienza completa. Le tipologie di birre artigianali presenti nel panorama mondiale sono moltissime e spaziano da caratteristiche quasi invisibili a tratti ben definiti come il colore e la grana della schiuma. Esistono 8 tipologie principali dalle quali si spazia poi in innumerevoli sottocategorie.

• Birra d’Abbazia. Birre nobili provenienti da monasteri e abbazie del Belgio, oggi si producono in diversi spazi e mantengono intatta la caratteristica dell’alta fermentazione e dell’aromatizzazione intensa.
• Lambic. La fermentazione è spontanea e avviene grazie alla perfetta combinazione tra lieviti e batteri volatili. Un gusto secco e accentuato dall’aggiunta di frutta che conferisce un tocco acido e inteso.
• Ale. Si ottengono dal malto e offrono un corpo fruttato e pieno. La più nota in Italia è la IPA che sceglie di essere piuttosto amara e dissetante.
• Blanche. Il nome racchiude la caratteristica principale, una bevanda leggera e poco sviluppata che punta tutto sulla freschezza.

Bock. Lager nella versione strong e d’origine tedesca. Il colore intenso e prepotente definisce la bevanda con un sapore pieno, ricco e intenso. Lager. La classica birretta da spina al bar, chiara, a bassa fermentazione e dalla prolungata stagionatura restituisce un colore leggero. Pils. L’altra bionda super nota che a differenza della parente sceglie di presentarsi con un sapore dal forte richiamo del luppolo e da un retrogusto solitamente floreale, salvo rare eccezioni. Weissbier. Aspra, adatta a pochi e creata con un mix irresistibile di malto e frumento, a differenza delle precedenti, per essere gustata al meglio deve prima essere capita poiché si presenta con una forte gasatura e un impegno non da poco, già dalla prima sorsata.

Birra artigianale e carne, dettagli da leggere

Ora che abbiamo chiarito le diverse tipologie di birre, serve capire come abbinare alla carne, così da individuare ed esaltare le caratteristiche organolettiche dei due elementi e combinarli al meglio. Ogni taglio di carne si differenzia per molteplici aspetti che, come per la birra, rendono il piatto più o meno prelibato: dolcezza, grassezza, acidità e succulenza, senza dimenticare la persistenza olfattiva. Serve dunque, fare una cernita accurata e dettagliata.

Da un lato, le differenti possibilità permettono di accostarsi in stravaganti esperimenti che possono includere anche la fase di cottura, insomma esistono birre che sono perfette quando si prestano anche al momento di sfumatura della carne.

Altre invece, come la birra rossa, scelgono di esaltare il proprio gusto solo e soltanto quando vengono accostate a tagli di carne particolari e cotti in alcune modalità: vedi una Fiorentina o una Porterhouse cotte al bbq. In linea generale si può affermare con assoluta certezza che una birra morbida e avvolgente si associa alla carne saporita con cotture croccanti e gustosi, di contro quando il taglio di carne si presenta dolce e morbido è perfetta l’accoppiata con birre più caratteristiche e - a tratti - egocentriche.

Birra e carne, il dettaglio immancabile

In cucina, ancora di più quando si scelgono prodotti tradizionali serve creare piatti che abbiano, di partenza, una caratteristica specifica: l’equilibrio.

Del resto, siamo alla continua e perenne ricerca di questo elemento, troppo spesso scegliamo di non considerarlo proprio lì, dove serve. Quando di realizza, inventa o sperimenta una ricetta serve avvalersi di strumenti professionali così come di materie prime di tutto rispetto, allo stesso tempo l’unione degli elementi dev’essere equilibrata, così da creare piatti invitanti e buoni, senza picchi di eccentricità e senza il rischio di esagerare.

Serve, in altre parole equilibrio, che inizia con la scelta della carne e si conclude con la preferenza della birra online, Carne Genuina rappresenta il palcoscenico perfetto!