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Regolamenti

Libro genealogico delle razze bovine

Cosa è il libro genealogico?

Incredibile ma vero: esiste un disciplinare - e forse più di uno - per mantenere intatta l’identità di una razza specifica. Per tanti e forse, per tutti: oltre la gestione dei capi ibridi e più verso la voglia di approfondimento. In troppi ne parlano e troppi pochi lo conoscono: serve fare chiarezza.

Le dicerie che si possono ascoltare sul libro genealogico sono moltissime e spesso vengono raccontate per un motivo molto semplice, il suo uso è per chi vuole e deve approfondire, per tutti gli altri esistono “quelli studiati”. L’ironia è l’ingrediente essenziale per farsi una risata, ma in fatto di libro genealogico sono nate vere e proprie diatribe tra diverse aree per accaparrarsi l’origine di una razza e per raggiungere una stringa di una pagina qualsiasi.

Apparire sul libro infatti, non è cosa da tutte le razze, alcune ne riempiono abbondanti pagine, altre invece sono relegate a macro categorie senza aspirazioni di gloria.

Il libro genealogico è un elenco ufficiale in cui vengono annotati i capi appartenenti ad una determinata razza e specie di cui è nota la genealogia.

Chi regola cosa

Ogni specie bovina, suina, ovina, equina e caprina è caratterizzata da una moltitudine di razze che rispondono a specifici requisiti indicati nel libro genealogico. Il responsabile della definizione di razza e specie che identifica la provenienza e sottolinea l’appartenenza è il Regolamento UE 2016/1012 del 8 giugno 2016.

Oltre ad essere un vademecum utile per scoprire familiarità, il Regolamento sceglie di dare un’impronta legislativa al libro genealogico definendolo come: "qualsiasi libro genealogico di animali delle specie suina, bovina, ovina, caprina ed equina, registrati mediante schedario o supporto informatico tenuti da un ente selezionatore, costituito da una sezione principale e, qualora l'ente selezionatore decida in tal senso, da una o più sezioni supplementari per gli animali che appartengono alla stessa specie ma non possono essere iscritti nella sezione principale".

Un altro Regolamento sceglie di disciplinare la riproduzione animale - Regolamento sulla riproduzione animale Regolamento UE n. 2016 del 1012, e definisce nel dettaglio le norme stabilisce le norme zootecniche e genealogiche destinate agli scambi commerciali di animali e materiale germinale.

Unione Europea e regole comuni sulle razze

La carne di manzo, così come quella di suino e di altri animali destinati all’uso culinario sono dunque libere di circolare nell’Unione Europea, a patto che vengano rispettate normative specifiche e comuni.

Ecco svelato l’obiettivo di tali Regolamenti che includono il corretto uso del Libro Genealogico. La valutazione genetica è essenziale per definire un capo una razza pura e per mantenere intatta la produzione di capi di qualità.

Voce agli allevatori

La conseguenza indiretta è il riconoscimento delle associazioni degli agricoltori che attraverso l’approvazione dei programmi genetici, utilizzano metodologie comuni riconosciute sul territorio europeo.

Performance e valutazioni genetiche sono a capo della verifica e classificazione che includono: riproduzione a monta naturale o artificiale, certificati zootecnici e ascendenza.

La procedura avviene tramite la valutazione di molteplici indici e fattori e attraverso il “Programma Genetico” le associazioni di categoria possono acquisire dati e informazioni utili volte al costante miglioramento e adattamento.

Gli indici principali sono: livello riproduttivo, caratteristiche di qualità, resistenza alle malattie, caratteristiche funzionali all’allevamento, longevità, attitudini verso l’adattamento ambientale.

Contaminazione esterna

Se il Libro Genealogico sceglie di focalizzarsi sulla definizione specifica della razza, per rendere il tutto omogeneo e funzionale serve attivarsi anche verso l’arrivo di materiale geminale da paesi terzi ed estranei alle normative territoriali.

In questa frangente entrano in gioco gli “Organismi di allevamento” che, seguendo le procedure della verifica dei fattori, definiscono e determinano la valutazione genetica così da incrementare il Libro Genealogico laddove sussistano i predetti requisiti.

La Commissione Europea ha scelto di fare un passo ulteriore legiferando mediante il regolamento Europeo 2016/2012 l’elenco degli organismi di allevamento così da offrire una tutela legislativa completa e ad ampio raggio. Anche l’Italia si è mossa a riguardo attraverso il Decreto Legislativo 11 maggio 2018 n. 52, relativo alla "Disciplina della riproduzione animale in attuazione dell'articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154".

L’evoluzione delle razze

Le Associazioni Nazionali di razza possono dunque stare tranquille e veder riconosciuto il loro lavoro e il loro valore.

La razza Modicana, ad esempio, è stata definita tale e preservata attraverso una serie di passaggi legislativi che rispondono ai requisiti del Libro Genealogico.

Gli esempi sono molteplici e riguardano razze pure italiane ed europee che trovano in un ambiente particolare l’habitat perfetto per l’allevamento, sia in termini di benessere animale sia in termini di resa per l’allevatore.

Da oggi in poi, dunque, scegliere una razza bovina specifica diventa un diritto che assume una connotazione ancor più marcata, grazie al lavoro di chi sceglie di custodire e mantenere intatti usi e costumi di una zona territoriale. Facile dire DOC, IGP e acronimi vari ed eventuali, per quanto riguarda le razze bovine, equine, suine e ovine, da oggi si può snocciolare una conoscenza in più!