Bollettino Carne – Ottobre 2025
Nel seguente approfondimento dedicato al mercato carne Europa, facciamo il punto sull’andamento dei prezzi, sulla produzione, il commercio e gli impatti recenti che stanno influenzando il settore zootecnico europeo.
L’articolo è pensato sia per operatori del comparto sia per chiunque segua i temi legati a prezzi carne bovina ottobre 2025, normative UE carne, import export carne e proteine alternative / carne coltivata.
Trend generali: prezzi globali e contesto UE
Mercato internazionale
Secondo l’Food and Agriculture Organization (FAO), l’indice globale dei prezzi della carne ha raggiunto un nuovo massimo storico nel settembre 2025, registrando 127,8 punti, in aumento dello 0,7 % rispetto ad agosto e del 6,6 % rispetto all’anno precedente. (AgroReview+2FAOHome)
Questo andamento riflette una forte domanda di carni bovine e ovine, particolarmente da parte di Paesi come gli United States e la Cina, che stanno spingendo sulle importazioni anche a fronte di scorte interne ridotte. (The Cattle Site)
Nel frattempo, l’indice alimentare mondiale (FAO Food Price Index) è sceso leggermente a 128,8 punti a settembre 2025, con l’abbassamento dei prezzi di zucchero, cereali e lattiero-caseari che ha in parte compensato l’aumento delle carni. (Reuters)
Prezzo della carne: contesto europeo
Nel contesto UE, l’inflazione alimentare resta una variabile chiave. I prezzi all’ingrosso di produzione agricola sono aumentati del 2,6 % nel primo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. (European Commission)
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) per “beef and veal” nell’UE era pari a circa 147,35 punti ad agosto 2025, evidenziando una pressione al rialzo stabile sui prezzi al dettaglio. (Trading Economics)
Il contesto globale è segnato da forte tensione sui prezzi della carne, soprattutto bovina/ovina, mentre in Europa la crescita dei prezzi è più moderata ma persistente, in parte alimentata dai costi di produzione e dalle filiere.
Prezzi di riferimento: carne bovina, suina e pollame nell’UE
Uno dei limiti nell’analisi è la mancanza di dati ufficiali completi aggiornati a ottobre 2025 per tutti i segmenti. Tuttavia, possono essere forniti alcuni parametri utili dai dati disponibili.
Prezzo carne bovina ottobre 2025
- Secondo la Commissione europea, nella settimana 23 del 2025 (2–8 giugno) il prezzo medio UE per carcasse di bovini adulti maschi era €644,9/100 kg (-0,14 % rispetto alla settimana precedente; +27,5 % su base annua). (Agriculture and rural development)
- L’indice HICP per beef & veal era 147,35 punti ad agosto 2025. (Trading Economics) Non ci sono valori “€/100 kg” aggiornati per ottobre 2025 disponibili pubblicamente in forma aggregata; tuttavia, i livelli indicano una fascia degli oltre €600/100 kg per carne bovina in certi segmenti UE.
Prezzo carne suina ottobre 2025
Per la carne suina, il sito della Commissione segnala che esistono statistiche specifiche (“Pigmeat statistics”) che coprono prezzi, produzione e commercio. (Agriculture and rural development)
Prezzo pollame ottobre 2025
- L’indice FAO segnala che i prezzi della carne avicola sono «largamente stabili o in calo» a livello globale, anche se le condizioni locali UE possono variare.(FAOHome)
- L’indice HICP della carne di pollame nell’UE era 147,02 punti ad agosto 2025 secondo Trading Economics riferito a Eurostat. (Trading Economics)
Variazioni prezzo carne
- A livello globale, l’indice FAO Meat Price Index è aumentato del +6,7 % su base annua a giugno 2025. (The Poultry Site)
- A livello UE, l’aumento annuale per la carne era +3,3 % (febbraio 2024 vs feb 2023) secondo Eurostat. (European Commission)
- Le variazioni settimanali nei prezzi della carne bovina UE (bovini adulti) nella settimana 23/2025 mostrano -0,14 % rispetto alla settimana precedente, +0,06 % rispetto al mese precedente. (Agriculture and rural development)
Produzione e commercio: UE in fase di rallentamento
Produzione carne UE
Secondo un rapporto dell’Agriculture and Horticulture Development Board (AHDB), la produzione di carne rossa (red meat) nell’UE è prevista in calo nel breve termine, anche se nel primo trimestre 2025 i pesi delle carcasse bovine sono aumentati del 2 % rispetto all’anno precedente. (ahdb.org.uk)
Il rapporto USDA “Livestock and Products Annual – European Union” indicava che la produzione di carne bovina UE per il 2025 era prevista in lieve declino (-1,5 %). (apps.fas.usda.gov)
Tali dati riflettono costi elevati, pressioni ambientali e difficoltà nella filiera animale europea: minore numerosità degli animali allevati, rallentamenti nel ciclo produttivo, maggiori requisiti normativi.
Commercio: importazioni ed esportazioni
- Il commercio della carne suina, bovina e avicola vede l’UE sia come mercato importatore che esportatore, ma le restrizioni sanitarie e gli accordi commerciali incidono fortemente. Ad esempio, un focolaio di influenza aviaria in Brasile ha portato al divieto delle esportazioni di pollame verso l’UE, riducendo l’offerta esterna. (Reuters)
- L’accordo Accordo UE‑Mercosur prevede importazioni di carne bovina e avicola dal Mercosur, incrementando la concorrenza verso la produzione UE. (ruminantia.it)
- Le statistiche della Commissione europea riguardanti “meat, beef and veal – dashboard” e “pigmeat statistics” mostrano che la trasparenza dei dati è elevata, ma gli ultimi numeri completi per il 2024-25 mostrano che le esportazioni dell’UE di carne bovina vanno verso paesi extra-UE, mentre le importazioni da paesi extra-UE aumentano in determinati segmenti (es. pollame). (Agriculture and rural development)
Produzione di carne in calo: implicazioni
La combinazione di produzione in calo, domanda interna stabile o in lieve crescita, e costi elevati spinge verso un aumento dei prezzi. Inoltre, la concorrenza internazionale – sia in termini di importazioni sia in termini di proteine alternative – esercita pressione sul mercato. Il tema delle importazioni (e delle clausole di salvaguardia) è particolarmente sensibile per la carne avicola e bovina.
Notizie recenti con impatto sui prezzi
Proteste agricoli in Europa
A settembre 2025, agricoltori europei hanno protestato davanti al Parlamento europeo contro l’accordo UE-Mercosur, denunciando che le importazioni previste avrebbero potuto deprimere i prezzi interni. (euronews)
Tali tensioni sociali e di mercato aggiungono un elemento di incertezza sui prezzi e sulla stabilità delle filiere UE.
Accordo UE-Mercosur
L’intesa commerciale con i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay) prevede quote di importazione per carne bovina e avicola, ma è accompagnata da forti preoccupazioni da parte degli allevatori europei per la concorrenza e gli standard differenti. (IZ Informatore Zootecnico)
Le misure di salvaguardia annunciate dalla Commissione europea puntano a intervenire se le importazioni aumentano più del 10% rispetto all’anno precedente e se i prezzi sono almeno 10% inferiori a quelli UE. (Zootecnica)
Questi elementi aumentano la volatilità dei prezzi e creano un ambiente nel quale gli operatori devono prestare particolare attenzione.
Decisioni normative e strategie UE
Sostenibilità e proteine alternative
La crescente attenzione della UE verso sostenibilità ambientale, benessere animale e riduzione delle emissioni rende il tema delle proteine alternative e della carne coltivata rilevante anche per il mercato carne. Un articolo di Reuters evidenzia che la dipendenza dell’UE da importazioni di soia (96%) e la necessità di diversificare le fonti proteiche spingono verso alternative come carne coltivata. (Reuters)
Carne coltivata (cultivated meat)
La regolamentazione europea ancora considera la carne coltivata come “novel food”. La European Food Safety Authority (EFSA) e la Commissione europea stanno valutando la fattibilità normativa. Finora nessun prodotto di carne coltivata animale è stato autorizzato in UE. (taylorwessing.com)
Il quadro normativo (Regolamento UE 2015/2283) prevede valutazioni approfondite e tempi lenti, il che rende l’ingresso della carne coltivata nell’UE ancora incerto. (TRIS)
Strategia UE per il settore carne
La Commissione europea ha annunciato misure mirate per “prodotti sensibili” come la carne bovina e avicola nell’ambito dell’accordo UE-Mercosur: monitoraggio semestrale, clausole di salvaguardia e misure d’intervento rapido. (European Newsroom)
Inoltre, i costi di produzione per la zootecnia europea sono sotto pressione (alimentazione animale, energia, certificazioni ambientali), come evidenziato dai dati sui prezzi agricoli usciti recentemente. (fooddrinkeurope.eu)
Queste normative e strategie stanno influenzando la struttura dei costi, della produzione e del prezzo finale al consumatore.
Segmenti di mercato
Valore complessivo del mercato carne in Europa
Secondo le analisi disponibili, si stima che il mercato europeo delle carni (inclusi bovini, suini e pollame) nel 2024-25 abbia un valore complessivo nell’ordine di decine di miliardi di euro, con previsioni di crescita fino al 2033/34 grazie a segmenti come “carni lavorate” e “ready-to-eat” (RTE) e canale e-commerce. Sebbene non siano disponibili dati puntuali aggiornati a ottobre, le tendenze indicano:
- Un aumento della domanda di prodotti convenienza (pronti da consumare) e di canali diretti (e-commerce, delivery).
- Un rallentamento della crescita per carne convenzionale, ma opportunità per segmenti premium (biologico, tracciato, sostenibile).
- Una crescita delle proteine alternative come driver futuro.
Focus su carni lavorate e ready-to-eat
I prodotti di carne lavorata e trasformata (salumi, snack proteici, piatti pronti) rappresentano una quota crescente del valore totale. L’innovazione, la richiesta di tracciabilità e la comodità d’uso alimentano questo segmento. È probabile che negli anni fino al 2033/34 il segmento RTE e gli snack proteici vedano tassi di crescita superiori rispetto alla carne fresca tradizionale.
Canale e-commerce
Il canale digitale per la vendita di carne e prodotti proteici è in espansione, soprattutto dopo la pandemia. I consumatori sono sempre più orientati verso acquisti online, subscription box e filiera breve. Questo fenomeno impone agli operatori della carne di adottare strategie omnicanale per rimanere competitivi.
Questi elementi delineano un mercato carne Europa “maturo” e in evoluzione: da commodity a prodotto differenziato, da canale tradizionale a omnicanale, da filiera standard a filiera sostenibile.
Conclusioni: implicazioni per consumatori e operatori
Per i consumatori
- I prezzi della carne in Europa sono sotto pressione: aspettarsi aumenti o almeno stabilità elevata, specialmente per carni bovine.
- L’attenzione alla provenienza, qualità, sostenibilità diventerà sempre più rilevante: prodotti tracciati, allevamento biologico e “carne con valore aggiunto” saranno premiati.
- Le alternative proteiche sono da considerare come opzione concreta: vegetali, fermentate, coltivate. Anche se ancora molto marginali nel mercato UE, rappresentano una “svolta” futura.
Per gli operatori del settore (allevatori, trasformatori, distributori)
- L’aumento dei costi di produzione, la pressione sulla produzione bovina e le normative emergenti richiedono efficienza, diversificazione e innovazione.
- Il commercio internazionale, gli accordi (es. UE-Mercosur) e le misure di salvaguardia impongono un’attenzione maggiore ai flussi import/export e agli standard delle filiere.
- Il monitoraggio dei prezzi e la capacità di reagire rapidamente sono fondamentali: chi riuscirà a gestire la volatilità e offrire valore (qualità, tracciabilità, servizi digitali) sarà avvantaggiato.
- L’e-commerce e la trasformazione (carni pronte, snack proteici) rappresentano opportunità di crescita: collaborazioni e investimenti su questi segmenti sono strategici.
Prospettive future
Per il mercato carne europeo fino al 2033/34 lo scenario è di una moderata crescita quantitativa, ma con una profonda trasformazione qualitativa: la carne tradizionale non scomparirà, ma sarà affiancata da segmenti premium e proteici alternativi. Le imprese che sapranno integrare sostenibilità, innovazione digitale e flessibilità commerciale avranno maggiori chance di successo.
In termini di prezzi carne bovina ottobre 2025, l’aspettativa è che rimangano elevati o ulteriormente in aumento, data la produzione ridotta e la domanda globale forte. L’incertezza legata a politiche commerciali, eventi sanitari e pressione sui costi rende il prossimo biennio particolarmente sfidante per la filiera.
Concludendo: il mercato carne Europa sta vivendo un momento di turbolenza e trasformazione al contempo: aumento dei prezzi, produzione sotto pressione, normative in evoluzione e nuovi modelli di consumo. Per gli operatori e i consumatori è fondamentale tenere d’occhio queste dinamiche e agire in modo proattivo.