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Eurostat, produzione animale: tendenze del 2025

Eurostat, produzione animale: tendenze del 2025

EU: aumento di bovini e caprini, calo di ovini

Secondo le previsioni di Eurostat, nel secondo semestre del 2025 la produzione animale nell'Unione Europea presenterà dinamiche differenti tra le varie tipologie di bestiame. È previsto un aumento significativo nella produzione di bovini e caprini, mentre la produzione di ovini subirà un calo.

In particolare, la produzione di bovini (Gross indigenous production – GIP) raggiungerà i 12,1 milioni di capi, segnando un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando i capi erano 11,9 milioni. Allo stesso modo, la produzione di caprini crescerà dell'1,7%, arrivando a 2,4 milioni di capi.

Al contrario, la produzione di ovini è prevista in calo del 7%, scendendo a 14,5 milioni di capi rispetto al secondo semestre del 2024. Questo trend mette in luce una significativa variazione nell'allevamento ovino all'interno dell'UE.

Produzione di suini: un declino previsto

Le proiezioni trimestrali per la produzione di suini indicano una diminuzione del 2,7% nell'ultimo trimestre del 2025. Si prevede che la produzione scenderà a 57,1 milioni di capi, un calo rispetto allo stesso trimestre del 2024. Questo declino potrebbe riflettere cambiamenti nella domanda o politiche di allevamento più rigide.

In particolare, si osservano tendenze differenziate nei principali paesi produttori di suini. Ad esempio, in Germania, il calo è attribuito a nuove normative ambientali che mirano a ridurre l'impatto ecologico degli allevamenti intensivi. Allo stesso tempo, in Paesi Bassi e Danimarca, si registra una diminuzione legata a una crescente attenzione verso il benessere animale, che ha portato a una riduzione del numero di capi allevati per metro quadro.

Questo scenario evidenzia un settore in evoluzione, dove la sostenibilità e l'etica stanno diventando un fulcro delle politiche agricole. Tuttavia, tali cambiamenti potrebbero comportare un aumento dei costi di produzione, influenzando i prezzi al consumo della carne suina nei mesi successivi.

In risposta a queste dinamiche, alcuni paesi stanno investendo in tecnologie innovative per migliorare l'efficienza e ridurre l'impatto ambientale degli allevamenti. Inoltre, cresce l'interesse per alternative più sostenibili, come la carne coltivata in laboratorio, che potrebbe rappresentare una soluzione nel lungo termine.

Queste proiezioni sottolineano la necessità di un approccio equilibrato che tenga conto delle esigenze economiche, ambientali e sociali, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e la competitività del settore zootecnico europeo.

La Francia: leader nella produzione di carne bovina

La Francia continuerà a essere il più grande produttore di carne bovina nell'UE, rappresentando il 22% della produzione totale nel secondo semestre del 2025. Tuttavia, si prevede che la produzione francese diminuirà dell'1,6%, arrivando a 2,6 milioni di capi. Questo contrasto tra il mantenimento della leadership e il calo della produzione indica una situazione di mercato complessa.

Tale situazione potrebbe essere influenzata da diversi fattori, tra cui la crescente attenzione verso pratiche agricole sostenibili e il benessere animale, che potrebbero portare a una riduzione della densità di allevamento. Inoltre, le nuove regolamentazioni ambientali e le fluttuazioni nei costi di produzione potrebbero contribuire a questo calo.

Nonostante la diminuzione prevista, la Francia rimarrà un pilastro importante nel settore della carne bovina, grazie alla sua lunga tradizione e alla qualità riconosciuta dei suoi prodotti. Questo scenario invita a una riflessione su come bilanciare la produzione con le nuove sfide ambientali ed economiche, mantenendo al contempo la competitività sul mercato europeo e globale.

Crescita in Germania, Spagna e Irlanda

Tra gli altri principali paesi produttori, le previsioni indicano una crescita della produzione di carne bovina. La Germania vedrà un aumento dell'1,0% (1,9 milioni di capi), mentre la Spagna registrerà un impressionante incremento del 17,4% (1,2 milioni di capi). Anche l'Irlanda mostrerà una crescita significativa del 7,5% (1,1 milioni di capi).

Spagna: maggiore produttore di suini e ovini

La Spagna manterrà la sua posizione come maggiore produttore di suini e ovini nell'UE. Si prevede che produrrà 12,0 milioni di suini nel quarto trimestre del 2025, che rappresenteranno circa il 21% del totale dell'UE, nonostante un calo del 9% rispetto all'anno precedente.

La produzione di ovini in Spagna subirà un calo del 14,6% nel secondo semestre del 2025, ma il paese continuerà comunque a essere il principale produttore dell'UE.

Grecia: leader nella produzione di caprini

La Grecia rimarrà il principale produttore di carne di capra nell'UE, con una produzione prevista di 1 milione di capi nel secondo semestre del 2025. La Spagna seguirà con una produzione di 0,6 milioni di capi, segnando un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Previsioni allevamento Eurostat 2025

Queste previsioni di Eurostat delineano un quadro complesso e dinamico della produzione animale nell'UE, con variazioni significative tra le diverse categorie di bestiame e tra i vari paesi membri.

Questi cambiamenti riflettono le sfide e le opportunità che il settore zootecnico europeo dovrà affrontare nei prossimi anni.