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L'estate di San Martino: tra tradizioni e cambiamenti climatici

L'estate di San Martino: tra tradizioni e cambiamenti climatici

San Martino, un santo legato alla terra

L'11 novembre, giorno dedicato a San Martino, è da sempre una data importante nel calendario contadino. La figura di questo santo, simbolo di umiltà e generosità, è profondamente radicata nella cultura popolare, soprattutto nelle zone rurali.

"Fare San Martino": un tempo di cambiamenti

Un tempo, il giorno di San Martino era legato a un'usanza molto particolare: il "fare San Martino". In pratica, si trattava di un vero e proprio trasloco per le famiglie contadine, che passavano da una cascina all'altra, sfruttando questo periodo di relativa calma dopo il raccolto per sistemare le proprie abitazioni.

L'Estate di San Martino: un ricordo che si affievolisce

Nonno Carlo, con la sua saggezza e la sua esperienza, ci ricorda un fenomeno meteorologico atteso con trepidazione e legato a questa festività: l'Estate di San Martino.

Si trattava di un breve periodo di tempo, tra l'11 e il 13 novembre, in cui le temperature si alzavano leggermente, regalando un ultimo assaggio di sole prima dell'arrivo dell'inverno. Ricordava le serate miti, la nebbia che avvolgeva i campi e il profumo dell'autunno nell'aria.

Il cambiamento del clima e le tradizioni

Purtroppo, come ci racconta nonno Carlo, l'Estate di San Martino sembra essere sempre più rara. Il cambiamento climatico sta modificando i nostri ritmi naturali stagionali, e i segni di questa trasformazione sono evidenti anche nelle campagne.

La nebbia, un tempo costante compagna dell'Estate di San Martino, è diventata sempre più rara. Le stagioni si sono confuse, e l'autunno sembra arrivare sempre più tardi.

L'impatto sui cicli agricoli

La nebbia, un tempo caratteristica di questo periodo, è ormai un ricordo, e i contadini sono costretti a rivedere le loro abitudini e le loro pratiche agricole.

"A me è quello lì impensabile", diceva nonno Carlo riferendosi alla possibilità di tagliare il mais a novembre. Un tempo impensabile, oggi diventata una pratica comune a causa dello slittamento delle stagioni.

Un futuro sostenibile per l'agricoltura

Nonostante le sfide poste dai cambiamenti climatici, è fondamentale continuare a coltivare le nostre tradizioni e a rispettare la terra.

In Cascina, lavoriamo ogni giorno per trovare un equilibrio tra produzione e sostenibilità, cercando di preservare l'ambiente e di garantire un futuro migliore alle generazioni a venire.

Cosa possiamo fare noi?

  • Consumare prodotti di stagione: scegliendo frutta e verdura di stagione, contribuiamo a sostenere l'agricoltura locale e a ridurre l'impatto ambientale del trasporto alimentare.
  • Ridurre il nostro impatto ambientale: piccoli gesti quotidiani, come ridurre i consumi energetici, scegliere prodotti a km zero e limitare l'uso della plastica, possono fare la differenza.
  • Sostenere l'agricoltura biologica: scegliendo prodotti biologici, contribuiamo a preservare la biodiversità e a ridurre l'inquinamento.
  • Ridurre gli sprechi alimentari: ogni gesto conta, anche il più piccolo. Riducendo gli sprechi alimentari, contribuiamo a salvaguardare le risorse del pianeta.
  • Diffondere la consapevolezza: parliamone con amici e familiari, condividiamo informazioni e buone pratiche.

L’estate di San Martino e la memoria contadina

L'Estate di San Martino è un simbolo della ciclicità della natura, un momento di riflessione e di gratitudine per i doni che la terra ci offre.

Le parole di nonno Carlo ci ricordano l'importanza di tramandare le nostre tradizioni e di custodire la memoria del passato. Allo stesso tempo, ci spingono a guardare al futuro con ottimismo, cercando soluzioni sostenibili per affrontare le sfide del cambiamento climatico.

Foto di Chanita Sykes