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Dalla Gricia alla Carbonara

Il guanciale

Esistono due correnti di pensiero: quelli che si affidano alla tradizione e rispettano - quasi in maniera maniacale - il vademecum ricettario e quelli che aggiungono un tocco personale così da trasformare - quasi completamente - il piatto.

E poi ci sono quei piccoli dettagli - il guanciale, per esempio - che permettono di creare un piatto tradizionale iniziato da un’altra ricetta.


Amo la pasta


La pasta è uno dei simboli del Bel Paese. Da tempi immemori, la pasta, appunto, rappresenta - in associazione - con la pizza e il mandolino, gli elementi identificativi del nostro territorio.

Scavando più a fondo si scoprono ricette tradizionali che fondano le proprie radici nella creazione di un taglio particolare piuttosto che nella preferenza di un condimento rispetto ad un altro.

Basti pensare a Genova, subito scatta l’associazione alle trofie al pesto, oppure alla pasta alla norma, ed ecco apparire la Sicilia in un battibaleno! Insomma, regione che vai, pasta che trovi.

Sembra scontato, eppure c’è una regione in Italia, più precisamente una città, in cui un singolo ingrediente riesce a stravolgere in maniera straordinaria il piatto, dando così vita ad un’altra prelibatezza capace di solleticare il palato, ma andiamo per gradi.

L’ingrediente cardine, attorno al quale tutto ruota è il guanciale: sottile o spesso, a cubetti o tagliato grossolano, ben cotto o solo scottato. Ogni chef ha il suo piccolo segreto.

La città? La capitale, Roma!


Dal cacio e pepe alla Gricia


La Gricia, pronunciato con una marcatura profonda sulla lettera C, come a sottolineare la bontà del piatto, il notevole apporto calorico accompagnato da una divertente e sorprendente scorpacciata in compagnia.

La Roma e la Gricia vanno di pari passo. Il segreto è racchiuso nel guanciale che trasforma il piatto in qualcosa di altrettanto unico: la cacio e pepe.

Se il guanciale è l’elemento chiave per dare alla cacio e pepe una marcia in più, e per tenere a bada i vegetariani più temerari, esiste un altro ingrediente che riesce a trasformare radicalmente il patto; in realtà gli ingredienti possono essere due, ognuno dei quali concede alla cacio e pepe con il guanciale di diventare un’altra delizia per gli amanti della pasta e dei piatti tradizionali del centro Italia.

La Gricia sta a Roma, come l’Amatriciana sta ad Amatrice.

Rosso, ben cotto, saporito ed abbondante: quando il pomodoro presenta queste caratteristiche ecco che fa il suo ingresso trionfale e raggiunge il podio degli ingredienti fondamentali.


Il secondo livello: dalla Gricia all’Amatriciana


L’Amatriciana ha (ri)conquistato il cuore - e il palato di molti, in seguito ai tristi eventi di qualche anno fa la città di Amatrice ha scelto di ripartire da zero e ricostruirsi - in tutti i sensi.

Da dove partire? Loro hanno scelto di ricominciare da ciò che sapevano fare meglio: la pasta all’Amatriciana.

Ecco che con una serie di manifestazioni, ogni anno si celebra una sagra popolare in cui la pasta ha il posto d’onore e viene servita a tutti i partecipanti.

Dalla Gricia all’Amatriciana il passo è breve, basta aggiungere il pomodoro ed il gioco è fatto.

Se gli ingredienti solo gli stessi, sono i trucchi del mestiere a farla da padrone e permettere ad ogni cuoco di creare un piatto unico. Guanciale e pomodoro. Due ingredienti semplici che si trasformano e contribuiscono a creare una portata completa e sfiziosa.

Se al posto del pomodoro si utilizza l’uovo, invece, ecco che nasce un altro piatto tipico della tradizione italiana e che in molti, fuori dai nostri confini, ci invidiano.


Il terzo livello: dalla Gricia alla Carbonara


Panna? Assolutamente no!

Navigando in rete si trovano moltissime ricette all’apparenza perfette che definiscono la panna come ingrediente segreto per creare una pasta alla carbonara cremosa, sfiziosa e ricca di gusto. No.

La Carbonara come da ricettario della nonna narra di un piatto privo di panna e ricco di cremosità. Come si fa?

Si inizia con la cacio e pepe, si conserva l’acqua di cottura, si continua l’iter per la gricia, e a fine cottura - e solo in questo momento - si aggiunge l’uovo? La pasta è troppo asciutta? Basta mezzo mestolo di acqua di cottura ed ecco il piatto gustoso, saporito e con il benestare della nonna.

Insomma, se si vuole rispettare la tradizione non basta scegliere una ricetta trovata in rete. Serve adoperarsi per usare gli ingredienti giusti e se si vuole essere ancor più ligi alle regole e stupire - per davvero - i commensali, serve affidarsi a prodotti genuini che provengano da origini controllata e riescano a regalare quel tocco in più.


Svolta fantasiosa


Stasera pasta? Basta aprire la dispensa, dare un’occhiata veloce a ciò che è rimasto e iniziare a mettere a bollire l’acqua.

La fantasia aiuta le menti più audaci, la preferenza verso prodotti genuini si allinea all’idea di portare in tavola piatti che siano al tempo stesso sfiziosi e sani.

Bovì propone la soluzione perfetta per riempire il frigorifero di tagli di carne capaci di stuzzicare la fantasia e allontanarsi dall’idea che carne significa sempre e solo la classica bistecca, magari ai ferri con insalata di contorno, come a dire che, va bene un piatto sano, ma uno strappo alla regola aiuta il palato.

Le Bovì Box si presentano esattamente in quest’ottica. La scelta di preferire prodotti genuini è una saggia decisione che si muove di pari passo con la voglia di stupire gli ospiti e proporre piatti originali, da oggi la scusa del “Sei vegetariano? Ho un po’ di pasta in bianco.” non è più valida: proponi la cacio e pepe e trasformala in carbonara. Serve aggiungere alcuni magici ingredienti!