Santa Lucia in Cascina
Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia.
La notte di Santa Lucia è uno dei momenti più magici dell’anno per i bambini del nostro territorio. Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre questa delicata santa attraversa paesi e campagne con il suo carretto trainato dal fedele asinello e, annunciata dal suo caratteristico scampanellio, lascia di porta in porta i doni a tutti i piccoli. Santa Lucia a Treviglio è una tradizione molto sentita, così come a Bergamo e Brescia. In Cascina sono davvero giornate speciali, quelle che precedono la notte più lunga dell’anno.
Il culto di Santa Lucia è antichissimo: nata a Siracusa nel 283 d.C. in una famiglia di cristiani, venne denunciata per il suo credo e martirizzata a soli 21 anni. La tradizione narra che Lucia sia stata privata degli occhi e per questo, da nord a sud, Lucia è riconosciuta come protettrice della vista. La diffusione della sua fama nel nord Italia a partire dal XIV secolo si deve al trasferimento delle sue reliquie da Costantinopoli a Venezia.
In Bergamo città è situata una statua di Santa Lucia, in una chiesetta minuscola e caratteristica. A dicembre, centinaia di famiglie visitano questo luogo per lasciare alla santa una letterina: migliaia di fogli a quadretti pieni di sogni, speranze, ringraziamenti e desideri ingombrano gli spazi intorno alla sua teca. Scrivere e consegnare la letterina a Santa Lucia è uno dei must di dicembre, ricordo indelebile per i piccoli di oggi e per i bambini di una volta.
Imbucata la letterina, non resta che l’attesa. Ecco, finalmente arriva la notte del 12 dicembre. Se si ha fortuna, può persino nevicare e la neve rende l’attesa ancora più perfetta. È fin troppo facile prevedere cosa succede nelle case, in quella serata: i bambini scrutano il buio alla finestra, sperando di vederla passare nella notte e la suggestione è così forte che il rumore del campanellino e degli zoccoli dell’asinello diventa reale. Indugiano, finché non vengono ripresi dai genitori e mandati a letto. Prima però, alcuni gesti fondamentali, condivisi da tutta la famiglia: la tradizione prevede che la tavola venga preparata con cura: una tazza di latte, qualche biscotto, una manciata di fieno profumato o una carota per l’asinello. Gesti lenti e dolci, che hanno segnato l’infanzia di tutti noi bambini in attesa di Santa Lucia.
Nonno Carlo, li ricorda ancora: latte e fieno, perché di quelli c’era abbondanza in Cascina. Il profumo della legna nel camino, l’oscurità della campagna, l’attesa. E poi il risveglio al mattino, scendere e trovare in cucina il fieno sparpagliato e la tazza di latte vuota. È passata Santa Lucia e ha lasciato ai bambini arance, mele, noci, caramelle e una magia che non dimenticheranno più.
Siamo molto emozionati quest’anno, per questa Santa Lucia. Sabato 11 dicembre dalle 10:00 accoglieremo in Cascina alcune famiglie per far vivere loro un’esperienza autentica alla scoperta della nostra filiera corta: un percorso che parte dai nostri prati, fonte di foraggi nutrienti, e arriva stalle dove sulla paglia tiepida nascono, come una volta, i nostri vitellini e dove riposano mucche e tori. Poi, un tuffo nel fienile, per portare a casa un ciuffo di fieno profumato, perché anche quest’anno all’asinello di Santa Lucia non manchi la sua razione.
Sarà davvero speciale condividere questi momenti con le famiglie della nostra zona: non vediamo l’ora!